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SULMONA. Banco di prova per il servizio di refezione scolastica che riparte oggi, nelle scuole cittadine, per circa 900 alunni. Ma si comincia tra polemiche e i disagi. Alcune famiglie infatti non sono riuscite, nella giornata di ieri, a caricare i dati sulla piattaforma telematica di riferimento di Ristocloud. “La modalità di pagamento con il PagoPa non è stata ancora attivata e diverse famiglie non sono ancora riuscite ad accedere al portare. Oggi si parte ma è facile pensare che questa settimana ci saranno ancora notevoli disagi dovuti al pagamento dei pasti e al fatto che, a differenza di altri centri del comprensorio, non si è riusciti a far partire un servizio nei tempi stabiliti”- insorge Gianni Mariotti, uno dei genitori pronti a dare battaglia. Sulla stessa lunghezza d’onda Nagaya Federico. “Il portale non funziona. Pertanto oggi mi verranno addebitati due pasti ma i miei figli non ne usufruiranno. Dopo tutto questo caos e questi disagi, avrebbero potuto evitare di far pagare il pasto, almeno oggi”- osserva la donna. Quella di oggi, in ogni caso, sarà una sorta di prova generale, come confermano dal Comune. “Grosse criticità non ci sono state segnalate”- ribatte il sindaco, Gianfranco Di Piero- “i nostri uffici si sono organizzati per avviare il servizio, nel migliore nei modi. Anche in caso di problematiche nel caricamento dati, si procederà in seguito al riallineamento. Per questo mi sento di tranquillizzare le famiglie”. Quello che è certo che non tutti gli alunni torneranno a tavola. “Sono arrivate numerose richieste di pasto organizzato da casa. Va fatto a tutti i costi un censimento per organizzare gli spazi”- interviene Giuseppe D’Angelo, presidente del consiglio d’istituto “Radice-Ovidio e Serafini-Di Stefano”. Un gruppo di genitori della scuola media Serafini ha confermato infatti la protesta in programma per questa mattina. “Ci siamo dati appuntamento alle 13.30 per riprendere i nostri figli e farli pranzare a casa”- fanno sapere alcune famiglie. Il motivo della presa di posizione riguarda i ritardi nelle verifiche che la scuola deve effettuare nell’aula mensa per il rispetto del distanziamento, necessario per evitare la contaminazione del cibo. Nello stesso locale infatti, secondo il regolamento interno dell’istituto, dovranno consumare il pasto sia gli studenti che portano il pranzo da casa sia quelli che aderiscono al servizio mensa. Si torna comunque dietro ai fornelli con la ditta Ep-Coselp, incaricata dal Comune di gestire la refezione scolastica fino al 20 dicembre, in attesa di una nuova gara. La ditta che si era aggiudicata l’appalto da tre milioni di euro la scorsa estate, la Rica, è stata esclusa per le difficoltà legate al reperimento di un centro di cottura. Andrea D’Aurelio

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