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Il 28 gennaio scorso l’orso M90 aveva seguito una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana a poca distanza da dove, ad aprile, era stato ucciso Andrea Papi da JJ4. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) aveva confermato la necessità di rimuovere l’orso M90 al più presto”. E così è stato: nel corso del pomeriggio di oggi, martedì 6 febbraio, è stata data esecuzione al decreto firmato stamani dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell’esemplare tramite abbattimento. Lo ha comunicato la Provincia autonoma di Trento. ”Una squadra del Corpo forestale trentino è entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole: l’animale è stato identificato mediante l’osservazione del radiocollare e delle marche auricolari. M90 era un animale pericoloso, secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), alla luce della sua eccessiva confidenza e frequentazione di aree urbane e periurbane”. Si deduce che l’orso era seguito e circondato da tempo e che era già pronto il colpo mortale. Ed in questo modo, Fugatti ha anticipato tutti senza possibilità di replica, ricorso, nulla. Sembra comunque eccessivo l’abbattimento di un orso solo per aver guardato negli occhi due persone e considerando che Fugatti non ha fatto molto per la prevenzione sul vivere e convivere con l’Orso. Scompare così l’ennesimo orso dopo i setti morti in circostanze non molto chiare.

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