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CASTELVECCHIO SUBEQUO. Vanno avanti le indagini del nucleo operativo dei carabinieri della compagnia di Sulmona sulla rissa con accoltellamento che si è verificata, nella piazza di Castelvecchio Subequo, nella notte del 19 luglio scorso. Dopo le prime due denunce per i fratelli romani di 22 e 17 anni, accusati di lesioni aggravate dall’uso dell’arma e dai futili motivi e minaccia aggravata, altri provvedimenti arriveranno nelle prossime ore per i protagonisti della zuffa. Dei sei giovani identificati, almeno per tre di loro scatterà la denuncia per rissa in concorso. I militari hanno raccolto le testimonianze delle persone informate dei fatti e hanno visionato le immagini delle telecamere comunali per ricostruire quanto accaduto. E’ stato inoltre recuperato il coltello utilizzato dal 22 enne per l’aggressione nei confronti del 27enne che è stato colpito al torace. Il giovane, nei giorni scorsi, è stato dimesso dall’ospedale di Sulmona dove è rimasto ricoverato per quasi una settimana. Ne avrà per almeno 20 giorni. “Non siamo un paese violento e aggressivo. Si tratta di un caso isolato”- rimarca il sindaco di Castelvecchio Subequo, Marisa Valeri. L’episodio sarà al centro del comitato per l’ordine e sicurezza pubblica convocato per questa mattina dal Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo. La richiesta era arrivata dal sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, alla luce degli ultimi episodi balzati alle cronache: quattro risse in un mese nel centro storico sulmonese senza contare il caso di Castelvecchio. Troppe per essere minimizzate

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