Agrigento sarà la capitale italiana della Cultura 2025. La proclamazione è stata fatta al ministero a Roma dal ministro Gennaro Sangiuliano e da tutti i sindaci delle città coinvolte. In corsa era rimasto il centro di Pescina che ingoia l’amaro boccone come era accaduto per Sulmona, esclusa nella prima fase delle selezioni. Le motivazioni di quella esclusione non sono state ancora rese note agli uffici di Palazzo San Francesco. Sta di fatto che, sul piano dell’immagine, la bocciatura pesa ancora come un macigno. Con Pescina in finale c’erano anche Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia. Nel 2024 sarà Pesaro.