“In attesa che la Farnesina batta un colpo, in attesa che lo Stato Italiano eserciti ogni forma di pressione possibile, noi proviamo a utilizzare la nostra arte e i nostri vicoli per chiedere libertà per Zaki”. E’ la voce che si leva da Borgo Universo, il museo a cielo aperto nato ad Aielli (L’Aquila) con i murales firmati da street artist quali Okuda, Millo, Zamoc, Alleg, Matlakas, per chiedere la liberazione di Patrick Zaki, lo studente dell’università di Bologna in carcere da quasi un anno in Egitto con l’accusa di propaganda sovversiva su Internet. In questo che è uno dei comuni più alti del Fucino, inserito nel Parco regionale Sirente Velino e nella rete dei ‘Borghi autentici’, è apparso il dipinto su pannello forex, realizzato da Angie Mazzulli, con il volto sorridente di Patrick.
“Proviamo a utilizzare l’arte per lanciare messaggi sociali, quindi per fini diversi non solo legati al pur importante abbellimento del paese – dichiara il sindaco di Aielli Enzo Di Natale – Patrick è un giovane e questa è una battaglia che coinvolge tutti i giovani. Il nostro obiettivo è anche risvegliare il valore della libertà in ognuno di loro”.
“Patrick Zaki potrebbe essere un ragazzo di Aielli, un qualsiasi studente del mondo – si legge sulla pagina Facebook del Comune – ingiustamente detenuto nelle carceri di un regime militare.
Patrick è un figlio del mondo, che sognava un futuro migliore. Patrick è Giulio Regeni ancora vivo. Patrick non deve morire. L’Italia non deve lasciarlo solo.
Studiava a Bologna, tornava dai genitori quando a febbraio fu arrestato senza motivo.
Aielli chiede la sua libertà , attraverso l’arte e la magia del suo museo a cielo aperto. Forza Patrick, non mollare, Borgo Universo ti aspetta!”.