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SULMONA – E’ previsto l’intervento del sindaco Annamaria Casini, del vescovo Michele Fusco e del Presidente-senatore Luciano D’Alfonso. Per il taglio del nastro della “nuova” Chiesa dell’Abbazia Celestiniana si annuncia il parterre dei big. D’altronde la cerimonia è quelle delle grandi occasioni perché si centra un obiettivo perseguito da anni. L’edificio di culto riaprirà sabato 5 maggio alle ore 11 e non il 14 aprile come si è appreso in precedenza. L’intervento, guidato dal Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’Abruzzo, con la collaborazione tecnica della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo e della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città dell’Aquila e i Comuni del cratere, restituisce alla sua piena fruizione uno degli spazi centrali nella vita del prezioso complesso monumentale, la cui gestione è affidata al Polo Museale dell’Abruzzo. La chiesa settecentesca è caratterizzata dall’interessante facciata di gusto borrominiano che richiama il San Carlo alle QuattChiesa di Santo Spiritoro Fontane di Roma. L’interno, luminoso e semplice, è a croce greca con cupola all’incrocio dei bracci che imposta su colonne di ordine corinzio. Il fronte realizzato dalla felice combinazione della pietra calcarea di tipo compatto e di tipo breccioso viene attribuito al pescolano Donato Di Rocco. All’interno sono presenti due altari, sulla destra quello dedicato a San Benedetto e sulla sinistra quello dedicato a San Pietro Celestino, entrambi ornati da bellissimi marmi policromi. Il gioiello torna a disposizione della città.

Andrea D’Aurelio

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