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OFENA – Sulla carta il motivo del decesso è impiccagione. C’è attesa per il responso dell’esame autoptico, svolto nel pomeriggio di ieri sul corpo del 28enne Emiliano Palmeri, allevatore originario di Castel Del Monte che nella prima serata dello scorso 16 maggio è stato ritrovato cadavere nelle campagne vicine alla sua abitazione di Ofena. Gli inquirenti stanno seguendo la pista della Mafia dei Pascoli, fenomeno presente in quelle zone alla luce dell’altra inchiesta che i Carabinieri del Nas stanno svolgendo nell’ultimo periodo sulla provenienza dei cavalli negli allevamenti della zona, alcuni dei quali di dubbia provenienza. Un particolare che trapela proprio in queste ore. Coincidenza? Nei mesi scorsi, sempre ad Ofena, prima una motopressa e poi una pala meccanica dell’azienda agricola Dal Contadino, che confina con quella di Palmeri, erano andate in fiamme. Episodi mai chiariti di cui Dino Rossi, titolare dell’azienda e da sempre protagonista di battaglie a difesa di agricoltori e allevatori, al Tgr Abruzzo ha parlato in questi termini: “Le due aziende confinano e abbiamo lo stesso fuoristrada. Penso che possano essersi sbagliati colpendo me credendo di colpire lui”. Una dichiarazione forte che ha sollevato reazioni e ha spinto anche le istituzioni a riflettere. La consigliera comunale del Pd di Sulmona, Teresa Nannarone, annuncia un ordine del giorno per la prossima seduta di Consiglio Comunale, per l’adozione di linee guida contro le infiltrazioni della criminalità organizzata. Intanto le indagini sulla morte del 28 enne vanno avanti. Procura dell’Aquila e Carabinieri di Sulmona hanno effettuato un sopralluogo sul posto del ritrovamento del 28 enne che meno di un mese era rimasto ferito a Ofena da un colpo sparato con una pistola da macello, un episodio oscuro su cui indagavano i carabinieri. E’ stato questo episodio a concentrare le attenzioni di Carabinieri e Procura alla luce del fatto che il giovane aveva accusato un imprenditore nel campo della zootecnia del posto che è finito sotto inchiesta. Dopo il tragico epilogo, anche la prima vicenda assume una lettura diversa: il pm ha chiesto l’incidente probatorio sotto l’aspetto balistico su alcune pistole sequestrate e di natura medico legale: l’udienza non è stata ancora fissata. L’indagato, secondo quanto si è appreso, ha comunque fornito alibi e giustificazioni che sarebbero state ritenute valide dagli investigatori. Intanto, in questa triste vicenda si registra, sempre nella giornata di ieri, la morte dello zio del 28 enne, Giovanni Giuliani, di 78 anni, con il quale era molto legato. L’anziano è morto nella tarda mattinata, il giovane, scomparso ieri mattina, è stato ritrovato intorno alle 19. Si indaga sui possibili collegamenti.

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