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SULMONA – La sbarra automatica si alza dalla portineria di viale Mazzini e il più delle volte gli utenti che devono accedere con la propria auto da via Montesanto, nel pronto soccorso del nuovo ospedale di Sulmona, si trovano costretti ad aspettare anche diversi minuti, in situazioni di emergenza. Il citofono non funziona e dal momento che da via Montesanto l’ingresso al pronto soccorso è consentito solo in stato di urgenza, risulta difficile al personale Asl valutare le singole esigenze dall’altra parte del nosocomio, dal vecchio ingresso cioè di viale Mazzini dove viene schiacciato il pulsante per far alzare la sbarra automatica. Una situazione che Onda TG aveva già denunciato lo scorso settembre dopo la messa in funzione del nuovo pronto soccorso. I disagi non sembrano risolti tant’é che il Tribunale dei Diritti del Malato, per il tramite della sua coordinatrice Catia Puglielli, ha scritto una lettera-esposto alla Asl Avezzano- Sulmona-L’Aquila e al Comune di Sulmona per chiedere interventi volti all’immediata risoluzione del problema. All’azienda sanitaria viene chiesto di attivarsi per predisporre un sistema alternativo e autonomo per consentire l’accesso al pronto soccorso, tenendo conto che le situazioni di emergenza si affrontano con la tempestività dei soccorsi. Al sindaco di Sulmona il Tdm rilancia il tema della viabilità. “Se gli utenti sono costretti ad aspettare, nel caso in cui si verificasse più di una emergenza, è facile pensare a un ingorgo di auto in via Montesanto. Un problema che va segnalato” – conclude la coordinatrice Puglielli. Andrea D’Aurelio

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