SULMONA – Sono cinque le imprese in corsa per i lavori di riqualificazione dell’area celestiniana di S. Onofrio. Si tratta di Giancaterino Costruzioni, Strade e Asfalti, Maia Scavi, Facciolini e F.lli Ciccone. Tutte le istanze sono state ammesse alle successive fasi di gara come recita l’apposita determina dirigenziale pubblicata in giornata. Ne consegue che la commissione giudicatrice dovrà procedere all’aggiudicazione dell’ambito appalto prima di dare avvio ai lavori. Si tratta di un intervento che assume un significativo rilievo all’indomani del riconoscimento Fai che ha qualificato l’Eremo come luogo del cuore. L’emergenza pandemica sta ritardando le procedure ma si spera che, quando sarà possibile intercettare la nuova frontiera del turismo lento e naturale, tutto sarà pronto. “In settimana saranno aperte le busteâ€- annuncia l’assessore comunale ai lavori pubblici, Salvatore Zavarella, che ha spinto il piede sull’acceleratore. Il progetto di riqualificazione, da 600 mila euro, prevede la sistemazione della strada di arroccamento con la conversione a percorso pedonale botanico-naturalistico, per arrivare al recupero e valorizzazione dello chalet con realizzazione di servizi igienici a norma, zona ristoro, struttura coperta esterna a vetrate per consentirne l’uso nel periodo invernale; la sistemazione del piazzale con realizzazione di un belvedere panoramico e con accesso/parcheggio ai mezzi di servizio da ottenere sotto il livello del plateatico tramite uno sbancamento di modesta entità . La realizzazione della struttura leggera consentirebbe la rimozione dei gazebo pericolanti e delle altre strutture di arredo esterno ormai degradate. Ma non finisce qui. E’ previsto anche un intervento di messa in sicurezza e adeguamento del sentiero di accesso all’Eremo, consistente nella sistemazione del fondo del sentiero, rifacimento di passamano e staccionate nei punti più impervi, sistemazione di punti di illuminazione a pannelli solari per la fruizione serale, realizzazione di una rete di sensori per il monitoraggio dei movimenti del terreno a fini di prevenzione dei rischi, creazione e di una piccola vasca di raccolta acque per la fornitura idrica dell’eremo con opere idrauliche. (a.d’.a.)