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SULMONA – “Ci costituiremo parte civile contro i dipendenti che non fanno il loro dovere”. Ad annunciarlo è il sindaco di Sulmona Annamaria Casini in merito all’inchiesta giudiziaria che si è aperta in seguito alle indagini delle Fiamme Gialle di Sulmona che hanno smascherato nei giorni scorsi 46 dipendenti comunali che timbravano il cartellino e poi si recavano al mercato o andavano a fare shopping. “Quello che è accaduto è gravissimo e ora il rischio è la paralisi della macchina amministrativa”- prosegue Casini che ieri in una nota spiegava come si “era giá attivata per per cercare di non far ricadere le responsabilità di dipendenti non corretti su chi invece ogni giorno lavora con dedizione e scrupolo e per scongiurare che l’organizzazione amministrativa del Comune di Sulmona possa subire gravi danni”. A intervenire sul caso è il Procuratore della Repubblica Giuseppe Belelli che getta acqua sul fuoco affermando che “l’inchiesta non è chiusa” e che “è ancora presto per fare delle conclusioni”. “Al momento è ancora prematuro affermare quale sia la portata del fenomeno. Stiamo esaminando le posizioni di tutti i dipendenti attenzionati e solo tra qualche settimana, dopo aver valutato attentamente ogni singolo caso, potremo dire se ci sono state violazioni e quali e quanti dipendenti le hanno compiute”- ha aggiunto il Procuratore.

Andrea D’Aurelio

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