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SULMONA. Via alle consultazioni per sostituire l’ormai ex assessore alla cultura, Andrea Ramunno, che si è dimesso lo scorso martedì per “mancanza di fiducia e piena collaborazione” con le forze politiche. Il primo cittadino, nel cuore di un’estate piena di appuntamenti in cartellone, intende nominare il nuovo assessore in tempi brevi, probabilmente entro una settimana, in modo tale da non perdere la continuità amministrativa nell’organizzazione della notte bianca del prossimo 24 agosto, per la quale sono stati recuperati i fondi in zona cesarini, gli eventi sportivi di settembre e il concerto di Antonello Venditti in programma il 20 settembre, con il piano della sicurezza ancora da approntare nel dettaglio. “Non possono tenermi tutte le deleghe. Non ce la farei. E’ la legge che mi impone di designare un nuovo assessore. Sto incontrando le varie forze della coalizione per ricomporre la giunta anche se l’indicazione è bene che arrivi da Italia Viva, il movimento che aveva messo sul tavolo il nome di Ramunno”- interviene Di Piero sul quotidiano Il Centro, che ieri ha incontrato i renziani. Italia Viva, con un documento politico consegnato nelle mani di Di Piero, ha chiesto il rilancio dell’attività politico-amministrativa, in particolare sulla vicenda del Cogesa con i ristori ambientali da recuperare e la società da risanare e sulla nuova legge regionale urbanistica per dare nuova linfa agli investimenti. Il movimento, lunedì sera, aveva chiesto a Ramunno di sospendere la sua decisione fino a settembre, per portare avanti il cartellone degli eventi e poi assumere tutte le decisioni al termine dell’estate. Secondo i renziani sarebbe stata la scelta più logica. Nella giornata di oggi, intanto, il sindaco incontrerà il gruppo di Sbic. Tra le ipotesi in circolazione, c’è anche quella di una nomina interna. Il nuovo assessore alla cultura potrebbe uscire dal consiglio comunale ma, in quel caso, bisognerà valutare le eventuali surroghe. Al momento è ancora presto per le indiscrezioni. I primi tre nomi sul tavolo sono quelli di Antonella La Garra ( e in tal caso entrerebbe Salvatore Di Cesare), Goffredo Giannandrea o un ritorno di Katia Di Marzio. È più probabile che l’indicazione arrivi da Italia Viva anziché dal PD per logica politica. Dopo le prime 24 ore di crisi estiva, è stata scartata l’ipotesi di una nuova chiamata per Ramunno, una sorta di appello per farlo tornare sui suoi passi. “Se il sindaco sostiene che non c’è stato alcun casus belli, vuole dire che non ci sono margini per ricucire”- spiega l’ex assessore che ha maturato la sua decisione intorno a quattro questioni: l’ordinanza sugli orari della movida, le tempistiche incerte sui lavori di efficientamento del Teatro comunale, i fondi da destinare alla notte bianca del 24 agosto ma anche ai lavori sull’Eremo di S. Onofrio.

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