Si sblocca la complessa vicenda della ricostruzione dell’importante insediamento edilizio di proprietà dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (ATER) della provincia dell’Aquila, sito a Preturo: mercoledì prossimo alle 11 aprirà il cantiere in un evento in cui ci sarà la consegna dei lavori finalizzati alla demolizione e alla ricostruzione delle 6 palazzine dove, prima del sisma del 2009, abitavano 66 famiglie, un intervento che sarà ultimato entro il 2025. L’appalto prevede una spesa di 31.641.365,95 euro, i lavori saranno effettuati dalla impresa Edilfrair Costruzioni Generali SpA dell’Aquila con una stima di riconsegna entro il 2025.
All’inaugurazione del cantiere interverranno, tra gli altri, il prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, il sottosegretario all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e alle Foreste, l’aquilano Luigi D’Eramo, il Senatore Guido Liris, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, il Vice Presidente della Giunta, Emanuele Imprudente, e in rappresentanza del Comune dell’Aquila, l’assessore comunale al Patrimonio Vito Colonna. Poi l’assessore comunale alla Urbanistica Francesco De Santis, Salvatore Provenzano responsabile dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di L’Aquila e Raffaello Fico responsabile dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere.
A darne notizia è il presidente dell’ATER Isidoro Isidori, che, esprimendo soddisfazione, spiega: “Senza superbonus la pratica sarebbe rimasta bloccata chissà per quanti altri anni, l’auspicio è che le Istituzioni sappiano cogliere l’importanza di questo strumento per accelerare in maniera importante la ricostruzione. Abbiamo ereditato una situazione davvero molto problematica che ha generato tra l’altro anche polemiche, ci sono voluti anni di lavoro per sbrogliare una intricata matassa e, finalmente, dopo circa 15 anni possono finalmente partire i lavori, la cui conclusione è prevista entro il 2025, quindi in un anno e mezzo. Gli appartamenti saranno splendidi e tutto sembreranno tranne che alloggi popolari. Anche in questa occasione, abbiamo rispettato il principio della mission del nuovo corso: restituire dignità agli inquilini – continua il presidente -. Sicuramente, un lieto evento per le famiglie, provate da tanta attesa ma che ora hanno la certezza di poter rientrare nelle loro abitazioni, e per le Istituzioni. Il popoloso complesso rinascerà dal punto di vista architettonico e da quello, non meno importante, sociale quindi il complesso sarà senza dubbio riqualificato. Per quanto mi riguarda, devo ringraziare la mia struttura, una squadra all’altezza della situazione e dei tempi, per lo spirito di sacrificio, l’abnegazione e la professionalità messe in campo per trovare la soluzione di questa annosa vicenda”.