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L’Ater L’Aquila è stata ufficialmente qualificata come Stazione Appaltante dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac): un riconoscimento che consentirà, nel futuro, di poter effettuare gare d’appalto per lavori pubblici, nonché per l’acquisto di beni e forniture, senza limiti di importo. L’Ater ha ottenuto la certificazione superando i punteggi stabiliti per i livelli L1 per i lavori e SF1 per servizi e forniture: sulla base di parametri oggettivi quali l’entità, la tipologia e la complessità delle procedure attivate nell’ultimo quinquennio, l’Ater ha ottenuto una qualificazione avanzata o di terzo livello. Si tratta di un traguardo molto importante considerando che, secondo i dati dell’Anac, su ventiseimila stazioni appaltanti esistenti in Italia, in circa tremila hanno conseguito l’iscrizione nell’elenco dei soggetti qualificati. Ora l’Ater potrà espletare anche per conto terzi procedure di gara per lavori e per forniture di beni e servizi, nei limiti autorizzati, previa stipula di apposite convenzioni con soggetti pubblici sprovvisti delle strutture dedicate in materia di affidamenti e gare.

“Siamo orgogliosi del risultato ottenuto – commenta l’avvocato Isidoro Isidori, presidente dell’Ater -, che è un’altra prova del nostro buon lavoro. Il mio ringraziamento va innanzitutto alla struttura tecnica e amministrativa, egregiamente coordinata dal direttore generale Alfredo D’Ercole. La qualificazione di terzo livello è attribuita infatti solo con un punteggio superiore a 50, in base a vari requisiti di eccellenza, sanciti dall’Anac, come la presenza nel proprio organigramma di un ufficio o struttura stabilmente dedicati alla progettazione e agli affidamenti di servizi e forniture, la disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale, l’iscrizione all’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti. In sostanza, l’Azienda – continua il presidente – ha saputo impiegare il proprio patrimonio di conoscenze in termini di programmazione, progettazione ed esecuzione dei lavori, servizi e forniture, un patrimonio di competenze ormai consolidate che ci hanno consentito di reagire prontamente al sisma del 2016, mettendo in campo una struttura stabile di responsabili del procedimento e di uffici in grado di replicare le procedure in precedenza attuate per il sisma del 2009. Unitamente a tali procedure, negli ultimi anni l’Azienda ha saputo attivare delle gare per fruire degli incentivi di cui al Superbonus e per beneficiare dei finanziamenti del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr. Di fatto ora l’Ater avrà una marcia in più, nel gestire direttamente appalti di grande importanza, presiedente all’intera filiera. Una opportunità, ma anche una accresciuta responsabilità, in ogni caso una sfida che accogliamo con determinazione ed entusiasmo”, conclude Isidori.

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