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LONDRA – Hanno appreso la notizia mentre erano intenti a visitare dei musei e si trovavano da tutt’altra parte. Nel day after dell’attentato al Parlamento di Londra che ha fatto registrare quattro morti, compreso l’assalitore, a Onda Tg parlano gli studenti del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Sulmona e la pettoranese Stephanie D’Amato. I liceali stanno svolgendo uno stage linguistico che prevede lezioni in inglese. “Eravamo al British Museaum vicino la stazione metropolitana mentre accadeva l’attentato”- raccontano al telefono i giovani studenti che in un primo momento non si erano accorti di quello che stava accadendo dall’altra parte di Londra. “Ci siamo radunati poi in un parco assieme ai professori e lì abbiamo notato un via vai di ambulanze. A quel punto ci siamo subito diretti verso la metro per raggiungere Watford, nei pressi delle abitazioni della famiglie che ci ospitano”- aggiungono i liceali del “Fermi”- tempestati di telefonate dall’Italia dopo che la notizia si è diffusa, seminando immediata preoccupazione. Anche Stephanie non si trovava nella zona del Parlamento ed ha appreso dell’accaduto grazie a un’amica che ha chiesto alla giovane dove si trovava. Da lì l’amara scoperta. “Ero già rientrata a casa quando ho saputo ma mi sono preoccupata perché ho ricevuto diverse telefonate da questa mia amica e da mio cognato”- racconta Stephanie- “la cosa mi preoccupa dal momento che mi sono trasferita da poco e non ho ancora sperimentato che cosa significa vivere in una metropoli. Il mio pensiero è andato alla mia famiglia e agli amici che si stavano preoccupando. E’ evidente che questi eventi ti lasciano la bocca asciutta ma quanto è accaduto non creerà in me una situazione di timore eccessivo”- conclude. Il terrorismo intanto torna a colpire l’Europa a un anno esatto dagli attentati alla metropolitana di Bruxelles.

Andrea D’Aurelio

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