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SULMONA – I tempi restano piuttosto lunghi per gli utenti che si ritrovano nella sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona. Una giovane turista di circa 30 anni è stata colta da malore, nel pomeriggio di ieri, mentre attendeva di essere visitata dall’unico medico in servizio. La ragazza, presa in carico almeno da sei ore, è letteralmente svenuta ed è stata prontamente soccorsa dal personale sanitario operante che in questi giorni, nel pieno delle ferie estive, sta facendo i salti mortali. Fortuna che la 30 enne si è ripresa per sottoporsi a tutti gli accertamenti di ruotine. Ma l’episodio, che pure ha provocato qualche momento di tensione tra gli utenti in attesa, riapre il libro nero della carenza di personale, che esplode soprattutto in estate, in un reparto che resta il front office dell’intera struttura ospedaliera. Un solo medico risulta insufficiente per badare a decine di utenti, tenendo conto che in questi giorni si assiste ad un notevole ed evidente incremento delle presenze turistiche sul territorio. Ed ecco che i visitatori, in caso di emergenza-urgenza, passano buona parte delle loro vacanze in pronto soccorso. Negli ultimi giorni l’equipe è stata composta da un medico per turno, tre infermieri ed un solo oss. Una carenza generalizzata che dimostra come il personale in dotazione non è poi così massiccio. Un rinforzo, almeno per una parte del personale sanitario, potrebbe arrivare dall’altra parte del nosocomio dove la Asl ha accorpato urologia con ortopedia. La situazione insomma non è proprio rosea se si considera che in pronto soccorso confluiscono perfino i pazienti in osservazione breve dell’Utic. Ma nessuno, nella medicina d’accettazione e d’urgenza sempre più affanno, sembra sbattere più di tanto i pugni sul tavolo.

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