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SULMONA – “È un fatto che i controlli da parte dei competenti uffici comunali sono scattati solo dopo la presentazione del nostro esposto”. I comitati No Snam rispondono al sindaco, Annamaria Casini, all’indomani della sanzione amministrativa di 700 euro comminata dalla Polizia Locale al cantiere della centralina di piazza Di Bartolomeo, all’esito dei controlli svolti dal Comune e sollecitati dagli attivisti nell’incontro di Palazzo San Francesco. I comitati non ci stanno e sostengono che “la Sindaca dovrebbe essere lieta, e non delusa, quando dei cittadini le segnalano possibili illegalità. Gli organi del Comune, quando sono a diretta conoscenza dei fatti, anzi quando loro stessi hanno rilasciato le autorizzazioni, non dovrebbero attendere le segnalazioni dei cittadini, ma procedere d’ufficio per accertare che tutto sia in regola. E’ stato necessario, da parte nostra, tenere un atteggiamento risoluto perché ogni ulteriore ritardo nelle verifiche da parte del Comune avrebbe potuto compromettere l’acquisizione delle prove”. Agli attivisti resta ancora qualche dubbio, soprattutto il passaggio della nota del Comune secondo la quale la realizzazione delle centraline Snam, ‘non ha comportato attività edilizia, pertanto non era necessaria l’esposizione del cartello di cantiere in quanto per tale occupazione non sono richiesti titoli abilitativi previsti dal regolamento comunale edilizio”. I No Snam concludono spiegando che sarà la Procura della Repubblica di Sulmona, alla quale sono stati presentati due esposti, ad accertare se, oltre alle infrazioni riscontrate dal Comune, vi siano altre violazioni di legge e a stabilire se vi siano state, da parte degli organi preposti, eventuali omissioni di atti d’ufficio.

Andrea D’Aurelio

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