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PRATOLA PELIGNA – Non sarebbero collegati il furto di una Jeep messo a segno sul territorio comunale di Introdacqua e la rapina a mano armata nella villa dell’imprenditore edile pratolano. A stabilirlo i primi accertamenti investigativi esperiti dai Carabinieri della compagnia di Sulmona che stanno indagando su entrambe le vicende, verificatesi a distanza di una settimana. L’auto è stata rubata sotto casa del proprietario nella notte tra il 3 e il 4 febbraio mentre l’assalto armato nella villa risale alla notte tra il 9 e il 10 febbraio. Un mezzo di fuga gli esperti banditi, sei in tutto, devono pure averlo usato. Ma secondo le indiscrezioni gli addetti ai lavori escluderebbero una possibile correlazione tra i due episodi. Intanto le indagini non si fermano, soprattutto in relazione alla rapina violenta. Ad una settimana dalla notte di terrore, i Carabinieri stanno incrociando le sommarie informazioni e gli elementi raccolti al fine di ricostruire tutte le fasi di quell’assalto. Per il momento si battono due piste, scaturite entrambe dalle prime ipotesi investigative: il basista da scovare probabilmente tra gli operai dell’impresa e il commando esperto, lo stesso che potrebbe aver colpito a casa dell’imprenditore De Cecco a Montesilvano.

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