Ritorna l’ora legale. Stanotte, quindi tra sabato 26 e domenica 27 marzo, alle 2 lancette dell’orologio avanti di un’ora per avere giornate più lunghe. Si dormirà un’ora di meno questa notte, è vero, ma per diversi mesi – fino a domenica 30 ottobre quando tornerà l’ora solare – si potrà godere di un’ora di luce naturale in più. Ci sarà anche un risparmio energetico e anche una minore emissione di anidride carbonica in atmosfera.Nei 7 mesi in cui sarà in vigore l’ora legale, come stima Terna – la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale –, l’Italia risparmierà infatti oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora che consentirà, inoltre, di apportare un importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico stimato da Terna sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora, infatti, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l’effetto ‘ritardo’ nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico. Dal 2004 al 2021, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2022 è calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’Arera) è, attualmente, pari a circa 46,03 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 420 milioni di kilowattora di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico aumentava di continuo. Per molti dispositivi elettronici come smartphone, pc e tablet l’aggiornamento avverrà in modo automatico. Occorre invece ricordarsi di spostare manualmente le lancette nel caso di altri dispositivi ‘meno moderni’.