“Questa abitazione o attività rientra nella zona a rischio. È, quindi, da evacuare per il tempo necessario alle operazioni di disinnesco. Durante le operazioni sarà vietato trovarsi all’interno dell’area interdetta”. Comincia così il testo del Vademecum predisposto dal Comune di Avezzano per informare, in maniera capillare, omogenea ed esaustiva, la parte di popolazione interessata -circa 20 mila cittadini – dalle operazioni di bonifica dell’ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale, ritrovato in via Opi il 10 febbraio scorso. Il Comune ha messo in campo una task force e blindato la zona rossa contro i furti e lo sciacallaggi e oggi ha dato il via alla distribuzione della brochure informativa per l’attività di evacuazione prevista domenica prossima, 26 febbraio, per il trasporto e il brillamento dell’ordigno. Il piano di allontanamento dei cittadini prevede una particolare attenzione per la fascia dei soggetti più fragili, tra i quali anziani, persone affette da malattie e cittadini con disabilità. Le persone che dovranno abbandonare le loro abitazioni saranno avvisate con cartelli affissi, comunicazioni sul sito istituzionale del Comune (www.comune.Avezzano.aq.it), social network, mezzi audio e video.
Gli ultraottantenni soli che hanno bisogno di assistenza potranno chiamare i numeri del COC (Centro Operativo comunale) 0863 1809815 e 3666712054. Per quanto riguarda le persone non autosufficienti o “fragili”, potranno chiedere supporto, anche per il trasferimento, ai numeri 0862/1820989 o 0862/1820990. I dirigenti delle varie funzioni di protezione civile hanno previsto cautelativamente un plafond di 70 mila euro in bilancio per sopperire a tutte le eventuali esigenze con particolare riferimento proprio ai soggetti fragili. Ad oggi, le spese, ammontano a 12 mila euro e, presumibilmente, la somma totale delle attività comunali di gestione dell’emergenza potrebbe aggirarsi intorno ai 25 mila euro. rocedono le attività di organizzazione della giornata di domenica 26 in cui si terranno le operazioni di disinnesco dell’ordigno . Le funzioni attivate presso il Centro operativo comunale (C.O.C)
stanno visionando attentamente gli elenchi già in possesso del Municipio e quelli forniti da altri enti (in primis ASL) per individuare persone che possono avere particolari necessità e supportarli attivamente. Tra i circa 20 mila cittadini che dovranno lasciare le abitazioni per il tempo necessario al disinnesco ci sono, infatti, situazioni più delicate e complesse da gestire. Si tratta di persone allettate o comunque in condizioni di non autosufficienza che non potranno allontanarsi autonomamente dalle abitazioni ma dovranno essere ricoverate in strutture adeguate già nella giornata di sabato. Tra questi, coloro che sono assistiti da dispositivi medici salvavita alimentari ad energia elettrica. Sono circa 400 le situazioni censite, su cui gli uffici dell’ente stanno lavorando ma altre potrebbero non risultare dai database, così gli amministratori hanno deciso di prevedere un numero dedicato, a disposizione dei diretti interessati o di chi, prendendo a cuore la situazione, può sottoporre all’ente la condizione specifica non registrata nei documenti ufficiali. La segnalazione dovrà essere fatta entro giovedì 23 febbraio, per dare modo al comune di agire tempestivamente.