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CASTEL DI SANGRO – Non un obbligo di legge ma una questione di opportunità politica. Michela D’amico si dimette da assessore comunale di Castel Di Sangro. Nelle prossime ore sarà ratificata la decisione che è arrivata al termine di un lungo confronto con il sindaco, Angelo Caruso. Le dimissioni fanno seguito agli sviluppi investigativi che hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio del Pm e alla misura cautelare interdittiva emessa dal Gip riguardo l’inchiesta sulla minaccia e la concussione negli appalti Asl. La funzionaria deve rispondere di abuso d’ufficio, falso ideologico e calunnia. Al centro dell’inchiesta ci sarebbe l’affidamento del servizio di pulizia, sanificazione e disinfestazione dei presidi ospedalieri di cui è stata aggiudicataria una società cooperativa. Nello specifico la funzionaria, nel frattempo sostituita, avrebbe violato alcune norme dell’Anac in merito all’importo della gara, procurando alla coop un ingiusto vantaggio patrimoniale con conseguente danno per l’azienda. Avrebbe inoltre rilasciato l’attestazione di regolare esecuzione dell’appalto, nonostante due pareri negativi pervenuti al riguardo e avrebbe presentato una denuncia lo scorso anno attraverso la quale sarebbero stati accusati altri soggetti, pur sapendoli innocenti. Tutte accuse da riscontrare in fase di udienza preliminare che deve ancora essere fissata.  Inoltre, per la stessa inchiesta, è stata sospesa dal giudice in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Nulla a che vedere con la carica di assessore poiché il Comune di Castel Di Sangro non è coinvolto nell’inchiesta. Ma, per ragioni di opportunità e per concentrarsi sull’inchiesta, la D’Amico è pronta a lasciare lo scranno da assessore

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