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SULMONA. “Siamo bloccati ma non in pericolo. Siamo in una condizione benessere”. E’ il racconto di Antonella Di Censo, 50enne sulmonese, bloccata assieme ad altri 40 italiani nell’isola di Socotra, nello Yemen. La comitiva era partita da Abu Dhabi con l’unico volo settimanale che porta all’isola. Dopo una settimana di visite, accompagnati sempre da guide locali, sarebbero dovuti ripartire per gli Emirati da dove, il primo maggio, sarebbero dovuti essere già in Italia. Ma, dopo il primo volo cancellato ufficialmente per il maltempo, anche il volo di ieri è saltato senza una apparente ragione. “Inizialmente avevano parlato di condizioni atmosferiche avverse ma poi ci siamo accorti che i voli sono saltati per questioni politiche. Dal continente hanno bloccato i voli che collegano Socotra ad Abu Dhabi. Siamo quindi fermi da alcuni giorni ma siamo bloccati in una condizione di benessere”- racconta sul quotidiano Il Centro la sulmonese che, sullo stato di whastapp, ha rassicurato amici e familiari che stanno seguendo con apprensione la situazione. Dalla Di Censo arrivano rassicurazioni sulle sue condizioni e su quelle degli altri italiani. “Il motivo è prettamente politico ma sull’isola tutte le situazioni di guerriglia che vengono mostrate in questi giorni e che rimbalzano sui social non si avvertono minimamente. Qui si vive una vita totalmente diversa. Si tratta di una comunità tranquilla e accogliente. Anche qui siamo in un mondo a parte”- spiega ancora Di Censo che, assieme ai connazionale e al gruppo di polacchi, tedeschi e spagnoli, ha contattato la Farnesina per avere delucidazioni sul rientro in Italia. Tutti vogliono tornare per portare avanti famiglie e lavoro. Ma nessuno è in pericolo. Il volo dovrebbe essere assicurato per la giornata del 5 maggio. “Non siamo sprovveduti ma persone abituate a viaggiare. Questo posto è incontaminato e la gente va rispettata”- conclude la sulmonese.

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