SULMONA – Un incontro con il responsabile del procedimento Federico Isola e la richiesta di accesso agli atti per mantenere alta l’attenzione. Nel giorno del quarto compleanno per il De Nino-Morandi, senza festa s’intende, il comitato capitanato dal professore Franco D’Amico ha inviato una missiva al Provveditorato alle Opere Pubbliche, soggetto attuatore per l’esecuzione dei lavori dopo la convenzione siglata con la Provincia dell’Aquila, per “illustrare le problematiche del caso e procedere (ndr) all’adozione di ogni più idoneo provvedimento teso alla sua pronta soluzione in tempi certiâ€. Come a dire che il comitato non resta a guardare e soprattutto non intende far passare in sordina la triste ricorrenza per la sede storica di via D’Andrea. Da quel 17 ottobre 2014 sono passati quattro lunghissimi anni. Era metà mattinata quando la Guardia di Finanza dell’Aquila eseguì la misura del sequestro di un corpo del fabbricato, disposta dalla Procura della Repubblica del capoluogo di regione, per presunti lavori sbagliati post sisma. Da allora nulla è cambiato per la sede di via D’Andrea che resta abbandonata a se stessa anche se la Provincia dell’era Caruso ha definito il cronoprogramma che prevede la consegna dello studio di progettazione per fine mese e la conseguente richiesta di dissequestro, l’indizione della gara d’appalto entro il 2019 e la consegna dei lavori per l’autunno del 2021. Il comitato non intende abbassare la guardia e spinge il piede sull’acceleratore per il controesodo a Sulmona dall’Iti di Pratola Peligna dopo l’aggiudicazione della manifestazione d’interesse indetta dalla Provincia da parte dalla S. Antonio Srl. In questi giorni si sta provvedendo alla ratifica del contratto e alla variazione di bilancio per riportare gli studenti a Sulmona nell’ex convento di S. Antonio. Il comitato accelera per un rientro al massimo entro la metà di novembre onde evitare un continuo slittamento per le intemperie invernali ed altri eventuali accadimenti. Questa sera nella rubrica “Un Occhio per Tutti†riavvolgeremo il nastro sulla vicenda De Nino-Morandi con il professor D’Amico e con Biagio Conte, ex studente, che racconterà quel giorno di quattro anni fa che ha segnato la storia di quanti continuano a credere che la sede storica di via D’Andrea non è una cattedrale nel deserto ma un pezzo d’indentità . L’appuntamento è alle ore 21.30.
Andrea D’Aurelio