In seguito alle affermazioni di Sospiri, interviene con una nota il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut : ”Sulla bonifica di Bussi appare curiosa e incomprensibile la perseveranza della Regione Abruzzo nel difendere gli interessi di una ditta privata che ha fatto un ricorso, piuttosto che gli interessi dei cittadini abruzzesi. Dopo la individuazione del responsabile dell’inquinamento nella Edison la bonifica tocca, in base al principio di legge del ‘chi inquina paga‘ all’Edison stessa che sta operando sotto la vigilanza del Mattm. ‘Il ricorso cui la Regione Abruzzo tiene così tanto, è stato promosso da una ditta privata vincitrice di un appalto per la bonifica considerata irregolare dal Ministero e annullata in auto tutela. Accanirsi su questo aspetto vuol dire accanirsi sugli interessi di in privato. Sarebbe utile avere su questo delle spiegazioni congrue dalla Regione. Perché interessa così tanto la tutela di chi ha vinto una gara probabilmente irregolare? La Regione Abruzzo dovrebbe invece sbrigarsi a rispondere alla sollecitazione del Ministero su come impiegare i 50 milioni della gara annullata”. ”Ci dica la Regione – conclude – dove e come spenderli nello stesso Sin di Bussi. Glielo abbiamo chiesto ma non vi è stata ad oggi nessuna risposta”.
“Questa ordinanza consente di concludere l’approfondimento istruttorio richiesto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, di integrare il progetto definitivo con accorgimenti che non costituiscono affatto stravolgimento del medesimo come aveva sostenuto il Ministero, e di procedere alla stipula del contratto di appalto per dare inizio, finalmente, ai lavori di bonifica. La discussione del merito è fissata per il prossimo 13 maggio 2021 ma, nel frattempo, la procedura non deve subire ulteriori arresti, visto anche il quadro gravissimo della propagazione dell’inquinamento rappresentata da Arta nell’ultima relazione depositata agli atti del giudizio”. E’ quanto dice il sindaco di Bussi sul Tirino Salvatore Lagatta a commento della sentenza del Consiglio di Stato sull’appello proposto dal Ministero dell’Ambiente e che ha rigettato la domanda cautelare incidentale di sospensione della efficacia della sentenza di primo grado. “Non è passata la tesi del Ministero in base alla quale avrebbe dovuto essere arrestato l’iter, giudicato legittimo nel primo grado, di perfezionamento del procedimento di bonifica con aggiudicazione dell’appalto per le opere alla Dec Deme e si è, anzi chiarito che Edison deve continuare a porre in essere le opere di messa in sicurezza – continua il sindaco – Il Consiglio di Stato ha così accolto le difese del Comune di Bussi, rappresentato dall’Avv. Annamaria Bello, che unitamente alla Regione Abruzzo e all’aggiudicataria, avevano proposto tre distinti ricorsi di poi riuniti”.