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E’ la candidata dell’Udc, Catia Puglielli, a rispondere alle domande di Dario Verzulli, sull’autismo. Di seguito la nota: “Rispondo a Dario Verzulli da anni impegnato a tutela delle persone affette da autismo. Diverse volte le nostre strade si sono incrociate per offrire supporto e aiuto alle persone che dovevano fare i conti con i problemi legati all’assistenza. Non è possibile anche per questioni giornalistiche rispondere sic et simpliciter ad un problema che si connota diversamente anche a seconda delle diverse ASL che operano sul territorio regionale. Avendo da anni fronteggiato le stesse problematiche non posso che condividere la richiesta di attenzione sulla necessità di una maggiore assistenza per persone affette da problemi comportamentali. In particolare ritengo necessario e prioritario che venga garantita la tempestività della diagnosi con la correlata tempestiva presa in carico del paziente. Molto spesso infatti dalla valutazione iniziale alla presa in carico ci sono liste di attesa di oltre un anno. Le prestazioni devono essere sempre aggiornate e qualificate. Da qui la necessità di un potenziamento dei servizi anche in termini di risorse umane soprattutto per le forme di autismo più gravi. Non sempre infatti è facile reperire un personale ABA per fronteggiare le forme autistiche più gravi. Un’altra priorità è quella di dotare le strutture ospedaliere di un protocollo medico per la gestione di un paziente autistico ma questo non solo per le cure dentarie ma anche per effettuare delle semplici analisi. Si tratta infatti di pazienti con necessità speciali. Cavallo di battaglia del nostro partito è certamente l’inclusione a tutti i livelli. Questo comporta la necessità di eliminare tutte le barriere che ostacolano la realizzazione del diritto all’istruzione o del diritto al lavoro. Snellire le pratiche burocratiche che consentono una giusta presa in carico nel mondo lavorativo così come nel mondo scolastico sarebbe un passo importante e non scontato per alleggerire anche le famiglie. Molto spesso gli istituti scolastici non riescono a garantire la giusta presa in carico di un alunno con disturbi comportamentali a causa dei ritardi burocratici nel riconoscimento degli stati di handicap o di relazioni neuropsichiatriche. Attualmente ad esempio la ASL 1 opera con una sola commissione trascinando un ritardo di circa un anno. Da qui il mio costante sollecito a potenziare anche le commissioni medico legali.
Poiché il mondo del volontariato è l’anima del nostro paese ritengo che bisogna prioritariamente sorreggere con finanziamenti le associazioni che creano la rete tra l’assistenza sanitaria ed il territorio. Molte associazioni infatti sono veri e propri uffici di relazioni con il pubblico. Le nostre ASL sono dotate di URP che però molto spesso vengono degradate a ufficio di rilascio cartelle cliniche. Poiché si tratta invece di un ufficio con compiti importantissimi le ASL dovrebbero potenziare il sistema di relazioni con il pubblico o in alternativa creare forme di convenzionamento con le associazioni di volontariato”

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