SULMONA – Uno si trova dietro le sbarre e l’altro ai domiciliari con il minimo comune denominatore della droga. Entrambi, l’altro giorno, sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, per essere stati sorpresi con la cannabis in casa, pronta per essere venduta nel mercato locale. Protagonisti della vicenda sono i fratelli pratolani già noti alle forze dell’ordine, di 18 e 22 anni, che affronteranno insieme il processo a loro carico, che comincerà il prossimo 23 marzo. I fatti risalgono al 17 maggio 2021 quando i Carabinieri, dopo l’intervento svolto nella cittadina per controllare una vettura danneggiata, si sono recati nell’abitazione dei due per la perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire 9 grammi di cannabis all’interno di un marsupio rosso e altri 6 grammi nascosti in un altro marsupio di cui 5 grammi suddivisi in ben 25 dosi pronte per lo spaccio. Quantità pressocchè scarse rispetto ai grandi numeri ma la modalità ha configurato per entrambi un’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, proprio perchè la sostanza si presentava frazionata per essere ceduta ad un numero considerevole di persone. Uno spaccio domestico e abituale che è costato ai fratelli il rinvio a giudizio davanti al giudice monocratico. Un ulteriore procedimento che si va a sommare a quelli già in atto che hanno portato l’autorità giudiziaria, negli ultimi tempi, ad adottare misure cautelari nei confronti dei due soggetti.