SULMONA – La carambola in pieno centro rispolvera l’area pedonale urbana e il centro commerciale all’aperto. A tornare sull’argomento è il Movimento Cinque Stelle con la nota che pubblichiamo integralmente
“L’incidente in centro storico di ieri, che fortunatamente non ha avuto conseguenze né per il conducente né per nessun avventore, ha riportato all’attenzione un tema a nostro avviso importante, ovvero quello di tutelare il nostro centro, i cittadini e i commercianti che lo vivono e i tanti turisti che lo ammirano. Sostenere e promuovere un area pedonale in centro storico a nostro avviso non comporta alcun danno all’economia dei commercianti, lo dimostrano i tanti esempi virtuosi in tutta Italia, anzi a nostro avviso potrebbe essere una grande opportunità. L’assenza del traffico renderebbe il centro più vivibile e attrattivo per famiglie, visitatori e turisti che avrebbero modo di passaggiere con più tranquillità facendo più attenzione ai negozi, bar e ristoranti presenti. Per le stesse attività ci sarebbe più modo e spazio per organizzare eventi, ritagliarsi maggior spazio con tavolini e arredo urbano in modo da promuovere al meglio i propri prodotti o servizi. Anche perché lungo tutto il centro storico, la larghezza della strada non permette la presenza di parcheggi effettivi dove un avventore può fermare la macchina per fare acquisti salvo se non parcheggiarla in seconda mano o abusivamente davanti qualche monumento. L’unico vero parcheggio resta quello di Santa Chiara, quindi il volere il passaggio di autoveicoli in centro è solo una vecchia e inutile abitudine che a nostro avviso va superata. E non dobbiamo dimenticare che Sulmona è una delle pochissime città che ha la fortuna di avere un parcheggio di quasi 500 posti esattamente al centro dell’intero centro storico, che ovunque dobbiamo dirigerci per le compere ci permette di non fare lunghe maratone, ma al massimo una camminata piacevole di 400 metri, da una parte o dall’altra. L’intero corso Ovidio è di circa 900 metri, più o meno la lunghezza del centro commerciale Megalò, e il parcheggio di Santa Chiara è perfettamente al centro. Però mentre al centro commerciale nel pescarese ci piace andare, parcheggiare e fare lunghe camminate a piedi e non di certo attraversarlo con la macchina (anche se la larghezza è la stessa del nostro centro), inspiegabilmente a Sulmona questo non può avvenire. Questo può rilanciare anche il concetto di centro commerciail all’aperto, una realtà come si è visto anche a L’Aquila ma non solo, che può essere un modo importante per rilanciare fortemente l’economia delle attività commerciali in centro, facendo tra loro rete e aumentare la collaborazione e le possibilità. Per i mezzi pesanti e corrieri, è già stato deliberato l’individuazione di aree di carico e scarico a ridosso del centro storico, che eviterebbe il transito di questi mezzi lungo il corso. E questo è stato già predisposto. Inoltre si potrebbe rilanciare il concetto di ultimo miglio, con la collaborazione dei corrieri si potrebbe arrivare a creare un area di smistamento fuori dal centro, e la consegna finale, dell’ultimo miglio per l’appunto, fatto da mezzi elettrici senza nessun tipo di disservizio per quanto riguarda l’utente finale e le attività del centro. Oltre a questo ovviamente miglioreremo la sicurezza e la salute dei nostri cittadini, rendendo l’intero centro più sostenibile e andremo a salvaguardare maggiormente il nostro patrimonio storico. Essendo le strade del centro necessariamente più strette le emissioni di gas e il rumore si amplifica maggiormente, rendendo impossibile per un residente anche solo lasciare le finestre aperte per far arieggiare la casa. Con un importante intervento e la collaborazione delle attività commerciali e dei residenti riusciremo a nostro avviso ad espandere le opportunità economiche migliorando al contempo la salute pubblica, la sostenibilità ambientale, la cura del patrimonio storico e la qualità della vita. Il mondo e già tante città virtuose stanno fortunatamente tutte andando in questa direzione e che lo vogliamo o no è una rivoluzione silenziosa con cui prima o poi ci toccherà fare i conti, dobbiamo solo decidere se cavalcarla ed essere protagonisti di questo cambiamento o subirla e come spesso accade arrivare quando ormai già tutti ne hanno tratto i maggiori benefici”.