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SULMONA – Niente screening periodico per il personale dell’area medica del carcere di Sulmona da circa un anno. A denunciare il caso è il Segretario Generale della Nursind, Antonio Santilli, che sollecita l’azienda sanitaria ad attivarsi in tal senso. “Gli operatori del settore sanitario non vengono sottoposti periodicamente a tampone molecolare a differenza dei detenuti e dei poliziotti penitenziari. Tutto ciò è inconcepibile anche alla luce dei contagi che continuano a registrarsi dietro le sbarre di un carcere di massima sicurezza”- sottolinea Santilli secondo il quale lo screening con il molecolare si rende necessario per la ricerca del Covid-19 in variante Omicron. Il sindacato si riferisce ai controlli periodici disposti dall’azienda sanitaria che mancherebbero da circa un anno. Ciò non esclude che gli operatori, verosimilmente, provvedono personalmente a sottoporsi al tampone. La coda della pandemia sta mettendo alla prova la struttura penitenziaria con contagi quasi a cadenza quotidiana. Nell’ultimo periodo si sono registrare circa una ventina di positività. Tutte rilevate sui detenuti. (a.d’.a.)

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