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SULMONA. Slitta al 2025 la realizzazione del nuovo padiglione nel carcere di massima sicurezza, a Sulmona. E’ quanto venuto fuori nel corso della visita che la Cgil ha effettuato questa mattina nel penitenziario peligno, per incontrare direttore e personale e fare il punto della situazione sull’organico in dotazione. A Sulmona è previsto l’arrivo di ulteriori 250 detenuti che si andranno a sommare ai 500 già rinchiusi nella struttura penitenziaria. L’apertura del nuovo corpo carcerario slitta per mancanza di personale, come ricordano dal sindacato. “Stiamo pagando il prezzo del blocco delle assunzioni degli anni duemila. Ci troviamo personale molto anziano o personale molto giovane, e nel caso dei giovani c’è anche un problema di formazione”- rimarcano i sindacalisti Donato Nolè, Gino Ciampa, Beniamino Salvi, Davide Tabolitzki, Antonio Genovese e Marco Vivarelli. La Cgil rimarca anche l’inopportunità di ospitare i collaboratori di giustizia in un carcere di massima sicurezza e di porre un freno all’ingresso dei telefoni dietro le sbarre. Solo da gennaio ad oggi oltre 40 device sono stati scoperti dai penitenziari e, in una circostanza, è stata trovat anche la droga. Il sindacato ha chiesto l’introduzione di materiale tecnologico e l’ausilio di unità cinofile per “garantire una sorveglianza maggiore”.

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