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SULMONA. Due telefoni di cui uno smartphone di ultima generazione trovati in una cella e un coltello, usato come arma contundente, in un’altra. È la scoperta fatta all’interno del carcere di massima sicurezza di Sulmona dagli agenti di polizia penitenziaria, al termine della perquisizione periodica, disposta dal Vice Comandante, Miriam Di Desidero, rimasta nella struttura dopo l’arrivo del nuovo comandante che prenderà servizio dal primo luglio. I device e l’arma sono stati posti sotto sequestro, su disposizione della procura della repubblica di Sulmona, che ha inscritto sul registro degli indagati due detenuti. Si tratta dell’ennesimo ritrovamento nel carcere di Sulmona dove il fenomeno sta crescendo a dismisura. Solo da gennaio ad oggi, grazie anche all’attività dei baschi blu e della Di Desidero, sono stati sequestrati circa 40 telefoni di cui otto trovati all’interno di un sacco nel cortile del penitenziario e altri quattro nei cestini della spazzatura. Lo scorso 24 aprile i carabinieri della compagnia di Sulmona avevano fermato due napoletani, di 25 e 60 anni, accusati di aver tentato di “spacciare” i telefoni in carcere tramite droni

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