SULMONA – Saranno circa 200mila i cittadini abruzzesi che percepiranno il reddito di cittadinanza. I termini di quel progetto che i Cinque Stelle vedono come la rivoluzione occupazionale ed economica per il paese, sono stati illustrati ieri da Luigi Di Maio, il Vice Premier e Ministro del Lavoro, che ha risposto a una domanda di Onda Tg. Se è vero che il reddito di cittadinanza è una forma di concreto aiuto per il rilancio dell’occupazione, il rischio di scendere nell’assistenzialismo è sempre dietro l’angolo. Inutile nasconderci dietro a un dito. E a proposito del decreto attuativo approvato in Consiglio dei Ministri, Di Maio ha spiegato che “queste persone avranno una card da spendere e se non spendono i soldi si ridurranno man mano. Ciò significa che nel giro di pochi mesi quei soldi finiranno nell’economia, nei negozi, nei supermercati, nei negozi degli artigiani. Quello che noi facciamo mandando in pensione a quota 100 e dando il reddito di cittadinanza e rimpiazzando con i giovani quelli che vanno in pensione: iniettiamo miliardi di euro nell’economia della regione”. E per quota centro Di Maio intende “tre volte tanto e tre volte in più i posti di lavoro che si liberano. Ed è questo il punto su cui si basa poi il reddito di cittadinanza perché noi stiamo per fare diecimila assunzioni tra centri per l’impiego e Agenzia nazionale politiche attive del lavoro per fare in modo che quando qualcuno vuole trovare un posto di lavoro lo Stato lo possa formare per inserirlo nei posti di lavoro che abbiamo liberato con quota 100. Altrimenti l’unica cosa che continueremo a vedere, ragazzi che si fanno i biglietti di sola andata per Londra per Berlino e per Parigi perché lì magari è dignitoso almeno fare il cameriere”- conclude.
Andrea D’Aurelio