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CORFINIO. Potrebbe finire sul tavolo della procura della repubblica di Sulmona la crisi idrica del Comune di Corfinio. Il centro peligno da circa due mesi sta lottando con carenze significative tanto che il sindaco, Romeo Contestabile, ha già scritto diverse missive alla Saca, la società che gestisce il servizio idrico. “Nonostante le chiusure notturne e alcune anche pomeridiane, che si sono susseguite negli ultimi due mesi, questa mattina ci siamo svegliati con un filo d’acqua. Stesso problema che si verifica abitualmente, con gravi ripercussioni per le nostre abitudini di vita”- insorgono i residenti che si sono rivolti al Comune il quale sta interpellando la procura per verificare se ci sono gli estremi per un’interruzione di pubblico servizio. “È un’emergenza che interessa tutto il paese ma soluziono efficaci per altri paesi del comprensorio sono state individuate”- rincarano gli abitanti di Corfinio. Dalla Sacra fanno sapere che la problematica viene seguita con attenzione. “Purtroppo il serbatoio che serve l’utenza di Corfinio fa capo alla sorgente di Molina Aterno che si è quasi seccata. Nonostante le chiusure notturne, il serbatoio si riempie pochissimo ed ecco qui il problema”- chiariscono alla Saca, spiegando che “abbiamo preso in carico la situazione, convocando anche i sindaci nella nostra sede in assemblea”. Secondo la partecipata, una delle soluzioni potrebbe essere l’autorifornimento con autoclave, approfittando anche del bando Ersi. Corfinio non è l’unico Comune alle prese con la carenza d’acqua. Anche Introdacqua ha disposto chiusure mirate per consentire al serbatoio comunale un sufficiente riempimento

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