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SULMONA – Gli hanno rubato la macchina sotto casa, a Roma, città dove lavora. E lui, l’ex consigliere comunale Antonio Iannamorelli, ha scritto una lettera per il suo ladro, per esprimere lo sdegno e la profonda amarezza per il furto subito. Una riflessione a cuore aperto che è già diventata virale sui social. “Ti auguro di essere catturato dalle nostre forze dell’ordine e quindi sottratto ai reati ben più gravi che probabilmente commetterai se continui così – ha scritto Iannamorelli -Ti auguro un giusto processo ed una condanna ferma ma umana, che ti recuperi e non che ti punisca. Ti auguro di non recare ad altri dolori più grandi di quelli che hai dato a me, che pure mi sento non solo privato di un bene materiale, ma violato, offeso e vilipeso. Caro ladro, ti auguro questo meglio. Perché certamente una cosa non potrai averla: non potrai goderti il piacere di guidare la mia auto come l’ho provato io, perché il mio piacere era quello di chi quella macchina se l’era sudata, rata per rata, col suo lavoro”. ”Tu no, hai preso un pezzetto della vita di un altro, facendogli del male. Ma le scorciatoie, per loro definizione, sono brevi. Puoi correre un piccolo tratto di vita, di corsa e tutto d’un fiato. Puoi credere di essere più furbo. Ma è solo un’illusione. A un certo punto, più vicino di quanto credi, ti fermerai. Ti auguro che ti prendano, perché -forse- sei ancora in tempo per evitare che le cose per te peggiorino e che la tua vita arrechi a te e ad altri sofferenze che non si ripagano – conclude la lettera – Ti auguro di capire che lavorare, è sempre meglio che rubare. Perché io, con difficoltà, una macchina, posso ricomprarla. Tu, la tua vita, rischi di venderla per sempre, ricevendo in cambio il nulla”. Un’auto rubata non è un fatto di pubblico rilievo ma l’idea di scrivere una “lettera” per il ladro è sicuramente un atto originale che potrebbe servire, almeno si spera, per scuotere le coscienze.

Andrea D’Aurelio

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