SULMONA – Il sindaco,Gianfranco Di Piero, in zona cesarini. Mancano solo quattro giorni alla scadenza perentoria del termine dei venti giorni concesso della legge per poter revocare le dimissioni ed evitare una nuova era di commissariamento alla città. A tenere tutti con il fiato sospeso è il Pd che nelle prossime ore, probabilmente in mattinata, farà un altro passaggio con il sindaco. I dem negli ultimi giorni erano intenzionati a fornire un solo nome al sindaco come proposta di nomina assessorile anziché una terna per evitare cioè che la scelta sulle indicazioni del partito venga adottata dalle altre forze politiche in campo. Più che una carta bianca al sindaco si può parlare di “carta grigia” perché, a pochi giorni dal fatidico 20 novembre, ci sono ancora dei tasselli da riempire. Se negli ultimi giorni è circolato perfino il nome di Gaetano Lepore, la delega al bilancio resta la più ardua da affidare. E dalla cabina di regia di corso Ovidio hanno detto no al ritorno degli ex perché la Giunta deve cambiare in toto. Il ritiro delle dimissioni è cosa ormai certa ma è facile che il sindaco arriverà fino all’ultimo giro di orologio, tenendo conto del weekend alle porte. Al momento non è ancora chiaro chi farà parte della Giunta, con quali deleghe e con quale spirito. Meno quattro (aggiornamento 13.49 il nuovo summit di questa mattina tra il PD e il sindaco, Gianfranco Di Piero, non sarebbe bastato per trovare l’intesa. Al momento la Giunta Di Piero bis, ancora da vagliare, risulterebbe monca. Quattro nomi già sul tavolo con una casella mancante che il PD dovrebbe riempire. I dem insistono nella proposta di un solo nome anziché di una terna. Inoltre, sempre i dem , temono che la delega al bilancio possa tornare nelle mani dell’assessore uscente, circostanza non confermata dagli addetti ai lavori. Fatto sta che a quattro giorni dal scadenza perentoria, il cerchio non si è ancora chiuso. E nel mezzo c’è il weekend)