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SULMONA – Una cinquantina di domande sono già al vaglio dell’assessorato al sociale del Comune di Sulmona, mentre i fondi dirottati al capoluogo peligno dalla Regione Abruzzo, che ha a disposizione un plafond di diciassette milioni, ammontano all’incirca a centomila euro. Buon avvio anche a Sulmona per la Carta Sia, i contributi a disposizione per le famiglie in difficoltà. Negli uffici dell’ex Caserma Pace è possibile presentare la domanda fino all’esaurimento dei fondi regionali. E’ il vice sindaco e assessore al sociale Mariella Iommi a premere l’acceleratore sulla campagna di informazione e sensibilizzazione che fra non molto approderà anche nella Caritas Diocesana e nel Tdm. “Crediamo che i destinatari dei contributi non hanno accesso all’informazione. Per questo stiamo insistendo perché è nostra premura tendere la mano alla povertà, soddisfando tutte le esigenze di coloro che hanno bisogno”, rincara la Iommi. Il Sia è riservato ai cittadini italiani o comunitari o loro familiari titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure allo straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Il richiedente deve essere residente in Italia da almeno 2 anni. I beneficiari sono le famiglie con Isee corrente, in corso di validità, inferiore o uguale a 3.000 euro e con una di queste condizioni: presenza di un componente di età minore di anni 18; presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore; presenza di una donna in stato di gravidanza accertato. Ogni famiglia potrà ottenere così il sussidio economico di 80 euro a persona, 160 per 2 persone, 240 per 3, 360 per 4 fino a 400 euro per 5 componenti o più. Il progetto di inclusione attiva prevede in primis la cura dei figli, l’impegno nella ricerca attiva di lavoro con tirocini, borse di lavoro e formazione.

Andrea D’Aurelio

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