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SCANNO. Continua l’odissea per Claudio Di Nardo, il 64enne disabile, originaria di Scanno, chiamato a fare i conti con le barriere architettoniche gli impediscono di accedere a casa in piena autonomia. “Ho segnalato la mia difficoltà all’amministrazione comunale di Scanno, fin dal 2018. Eppure, trascorsi cinque anni e tante promesse, non c’è ancora soluzione” ricorda con amarezza Di Nardo che perciò aveva deciso di rivolgersi al prefetto dell’Aquila. Costretto a muoversi su una sedia a rotelle, Di Nardo ha una casa a Frattura, nella quale trascorre diversi periodi dell’anno. Ma per arrivare a casa deve superare due ripide scalinate. “Riesco a salire e scendere le due scalinate soltanto con l’aiuto di volontari, che mi sollevano con tutta la sedia a rotelle – sottolinea Di Nardo – per il resto dei giorni di permanenza a Frattura sono però costretto a non uscire, perchè altrimenti avrei ogni momento bisogno di aiuto. Vivo insomma una condizione disumana e vergognosa, a causa di barriere architettoniche. Basterebbe costruire un apposito scivolo per risolvere il problema”. La Prefettua aveva quindi invitato il Comune a risolvere il problema. Ma, a detta del disabile, l’odissera continua

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