CASTEL DI SANGRO – Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato, tra la Campania e l’Abruzzo, un ingente patrimonio del valore di oltre 10 milioni di euro, riconducibile a un 75 enne, affiliato di spicco del clan Di Lauro. Il provvedimento, che ha riguardato beni immobili tra i comuni di Napoli, Melito di Napoli e Castel di Sangro, è stato emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia ed è stato eseguito dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli. In particolare, gli specialisti del Gico hanno sequestrato fabbricati e terreni dopo aver ricostruito come le risorse accumulate nel tempo dalla famiglia erano state favorite dal rapporto di parentela tra il 75 enne e il cognato. “Abbiamo posto l’attenzione più e più volte negli ultimi due anni sulla pericolosità delle infiltrazioni nella nostra regione e nella provincia di L’Aquila, e questa è una triste conferma – commentano Francesco Piacente e Teresa Nannarone, rispettivamente segretario provinciale e responsabile regionale del contrasto alla mafie del Pd -. Il problema delle infiltrazioni della criminalità organizzata sul nostro territorio, emerse dalle inchieste, dalla presenza del clan Mallardo a quella del clan Di Lauro, dalle problematiche riconducibili al sistema della mafia dei pascoli a quelle sul traffico di cocaina, non è un tema giudiziario ma un tema anche politico e delle amministrazioni locali. anche adottando le linee guida contro la criminalità da noi elaborate proprio per i Comuni e che si faccia parte diligente affinché anche la Regione Abruzzo, unica in Italia priva di un protocollo di contrasto alla criminalità , si faccia carico di affrontare un tema tanto importante quanto sottovalutatoâ€. (a.d’.a)