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“Cantiere abusivo sequestrato dai cittadini”. E’ questo il cartello che sarà affisso dai comitati cittadini per l’ambiente nell’area di Case Pente dove sono in corso i lavori per la realizzazione della centrale di compressione. Snam. Domenica 26 maggio alle ore 11, gli attivisti provvederanno a mettere simbolicamente i sigilli al cantiere. L’azione avverra’ al termine di un flash mob teatrale. Attraverso l’iniziativa saranno rievocate le presunte infrazioni di legge e le criticita’ attinenti al progetto della Snam sulla centrale e il metanodotto Linea Adriatica. Il 1 marzo 2023 la Snam ha installato il suo cantiere per la costruzione della centrale ma, ribadiscono i comitati, “non poteva farlo senza aver adempiuto alle prescrizioni previste dal Decreto VIA quale condizione fondamentale per il rilascio della compatibilita’ ambientale”. 6 giorni dopo, il 7 marzo 2023, e’ scaduta l’autorizzazione a costruire rilasciata dal Governo ma- rincarano gli ambientalisti- “la Snam ha continuato indisturbata i suoi lavori finalizzati alla realizzazione dell’ impianto di compressione che dovrebbe spingere il gas lungo i 430 chilometri da Sulmona fino a Minerbio (BO). Due opere, secondo i comitati, del tutto inutili ma nello stresso tempo costosissime ( 2 miliardi e 500 milioni di euro a carico dei bilanci familiari degli italiani) perche’ i consumi di gas sono crollati sia in Italia che in Europa”. Anche la valutazione di impatto ambientale è decaduta. “Invitiamo tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione per la difesa della legalità, della dignità e dei diritti inalienabili del nostro territorio”- concludono i comitati.

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