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I Comitati cittadini per l’ambiente e  Coordinamento No Hub  del Gas hanno chiesto al presidente della Commissione Territorio del Comune di Sulmona, Claudio Febbo, di essere auditi in occasione della seduta della Commissione convocata per domani, giovedì 10 marzo, alle 15.30.  All’ordine del giorno c’è la proposta di risoluzione presentata dal consigliere comunale Maurizio Proietti, riguardo alla centrale turbogas della società Metaenergia.
“Riteniamo che un progetto di così rilevante importanza per la nostra comunità e per l’intera Valle Peligna debba essere sottoposto alla valutazione dell’intera cittadinanza perché sono in gioco interessi collettivi quali la tutela della salute e dell’ambiente, nonché i riflessi negativi sull’economia locale – sostengono gli ambientalisti – Non è giustificabile il comportamento di chi, nella passata amministrazione municipale, non solo ha tenuto nascosto questo progetto, ma non ha neppure esercitato le sue funzioni istituzionali disertando per ben tre volte le Conferenze di Servizio alle quali il Comune era stato regolarmente invitato. Sulle responsabilità di quanto accaduto è necessario che venga fatta piena luce”. “Qualora dovessero essere attivate ambedue le centrali, quella della Metaenergia e quella della Snam, i cittadini di Sulmona si troverebbero “tra due fuochi”, sottoposti alle sostanze nocive dei due impianti, con danni significativi alla salute pubblica, accentuati dalla particolare conformazione della nostra valle ( una conca circondata da montagne alte anche 2000 metri) e dal conseguente fenomeno dell’inversione termica. Pericoli, questi, che sono stati spesso denunciati dai medici del territorio, ma ai quali la nostra classe politica non sembra aver prestato fino ad oggi la necessaria attenzione” spiegano i comitati per l’ambiente. “Auspichiamo che il Consiglio comunale prenda una posizione di netta contrarietà alla centrale della Metaenergia e che metta in atto tutte le iniziative necessarie affinché questo impianto non entri in funzione. Un provvedimento che riteniamo indispensabile è la richiesta, da parte del Comune, del monitoraggio preventivo della qualità dell’aria per almeno un anno, sulla base di criteri rigorosamente scientifici. Tali criteri non sono stati applicati con la centrale Snam ed è per questo che, insieme a diverse associazioni ambientaliste, abbiamo richiesto la ripetizione del monitoraggio effettuato dalla multinazionale del gas, i cui risultati – peraltro non ancora noti – non possono essere perciò considerati attendibili” affermano ancora gli ambientalisti. “La salute è un bene comune non negoziabile. I rappresentanti istituzionali del nostro territorio diano prova di essere all’altezza del ruolo che la cittadinanza  ha loro affidato” concludono.

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