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SULMONA – Via i pini da piazza del Carmine. I due grandi alberi che svettavano dall’acquedotto medievale sono stati abbattuti questa mattina, come previsto nel progetto di riqualificazione del centro storico, sotto lo sguardo di passanti ed esercenti della zona che si starebbero organizzando per un gesto simbolo. Se vanno via quei pini che per loro soprattutto rappresentano un’immagine storica, che accompagnava tutte le loro giornate lavorative, l’idea dell’ultimo minuto è quella di una chiusura simbolica nei negozi. “Mi sento di lanciare la mia proposta. Credo sia il caso di scegliere insieme un giorno della settimana dove chiudere per lutto così da lanciare un segnale ma è chiaro che questa idea deve essere condivisa”- afferma a Onda Tg una delle commercianti che opera nel perimetro di piazza Del Carmine. Stamane intanto è stato eseguito il taglio dei due pini che è avvenuto, nell’era digitale, sotto gli occhi vigili dei “leoni da tastiera” che aggiornavano minuto per minuto la popolazione sull’evoluzione dell’abbattimento. In piazza c’erano solo poche persone mentre la protesta era scattata la scorsa settimana con la catena umana di fronte il cantiere fatta da pensionati, imprenditori, avvocati, consiglieri comunali e aspiranti tali. Che i pini andavano tagliati perché pericolanti lo attesta la relazione dell’agronomo che ha classificato quegli alberi nella categoria D cioè tra i pericolosi. Ma la domanda a questo punto resa solo una: perché se sussiste la pericolosità i pini si tagliano solo nel momento dell’insediamento del cantiere? E’ una delle questioni che la consigliera di Forza Italia Elisabetta Bianchi ha posto al sindaco Annamaria Casini nell’interrogazione sulla riqualificazione del centro storico che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale. Per ora si sa solo che in cambio dei pini storici arriveranno altri alberi per garantire ombra e un’area verde sostitutiva in piazza Del Carmine.

Andrea D’Aurelio

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