Apprendiamo con sconcerto e preoccupazione che la soluzione alle lungaggini ed alle difficoltà nella vaccinazione venga affidata alla casualità . Per superare le criticità  organizzative e logistiche si utilizzerà , infatti, il metodo dell’estrazione, del sorteggio dei nominati. Tale soluzione, contraria ai criteri di trasparenza, certezza ed universalità va in deroga anche alle linee guida nazionali sulle categorie da sottoporre a vaccinazione e non rispetta le priorità indicate. In questa provincia la creatività non manca, anzi sostituisce la logica e la capacità di organizzare compiutamente il servizio sanitario per avvicinarlo ai bisogni ed alle necessità della popolazione. Non sono più ammissibili i ritardi sin d’ora riscontrati, ritardi che stanno generando confusione ed apprensione nella nostra comunità a partire dalle persone anziane e i soggetti fragili.
Il virus si sconfigge accelerando la fase di vaccinazione, ricostruendo un sistema di tracciamento efficace, anche e soprattutto a seguito dell’aumento dei casi che proprio in queste ore stiamo riscontrando. La casualità non risolve i problemi, ma li amplifica, li rende strutturali. L’approssimazione delle soluzioni proposte dalla stessa ASL non costruisce le necessarie soluzioni organizzative e logistiche, ma risulta essere un semplice palliativo e fa perder tempo alla ricerca delle reali soluzioni. Abbiamo intere comunità al margine, anziani che dovranno attraversare ampi territori per essere sottoposti a vaccinazione, con continui spostamenti da un luogo ad un altro. Continua a mancare certezza ed organizzazione, il nostro territorio non merita tale approssimazione, merita, al contrario, un sistema sanitario efficace, efficiente e di prossimità anche in questa fase in cui è richiesto il massimo sforzo per assistere cittadine e cittadini.
Si torni alla serietà ed alla logica, si torni alla programmazione degli interventi e dei servizi, si torni al rispetto delle persone, si eviti di rendere ancora più incerto il futuro della nostra comunità . “Io speriamo che me la cavo†non può essere il principio guida di chi dovrebbe ricercare le soluzioni a tutela e salvaguardia della salute pubblica. È necessario pertanto accelerare la convocazione di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, che proprio ieri ne avevano fatto richiesta, affinché si possano ricercare soluzioni improntate a criteri di universalità , coerenza, trasparenza e giustizia
nelle procedure di vaccinazione.