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Tra i provvedimenti adottati dalla Giunta Marsilio nella seduta del 26 giugno, a molti è sfuggito, così come era nelle intenzioni della Giunta, che è stato approvato l’adeguamento al tasso di inflazione delle tariffe del trasporto pubblico locale su gomma, ovvero ci sarà un’ulteriore stangata sui cittadini abruzzesi che fruiscono di un servizio pubblico.

A denunciarlo sono le organizzazioni sindacali Cgil e Filt Cgil Abruzzo Molise che in una nota affermano: “Un provvedimento che colpisce quell’utenza del trasporto pubblico che notoriamente è composta da cittadini a basso reddito, pensionati, studenti e che si va a sommare ai 10 anni di costanti rincari per il trasporto ferroviario che la stessa Giunta Marsilio ha concordato con Trenitalia, prevedendo nel Contratto di Servizio un aumento del costo dei biglietti che sarà del 15% nel 2025 e poi di un ulteriore 5% a cadenza biennale fino al termine del contratto di servizio, cioè il 2033. Pertanto, i pendolari abruzzesi che sceglieranno di viaggiare in treno, subiranno un incremento complessivo del 35% rispetto alla spesa attuale del biglietto o dell’abbonamento che si acquista. Una doppia beffa se si considerano i continui appelli rivolti alla cittadinanza affinché si privilegi e si utilizzi maggiormente il mezzo pubblico che costituisce ancora oggi la migliore opzione per ridurre l’inquinamento atmosferico. Per non parlare della scarsa attenzione che sia la politica regionale che le stesse imprese di trasporto riservano alla diffusa evasione tariffaria generata da chi viaggia sprovvisto di biglietto. E’ un provvedimento che davvero ci indigna, soprattutto se rammentiamo le reazioni altrettanto indignate di coloro che oggi governano la Regione e che dai banchi dell’opposizione gridavano allo scandalo quando ad aumentare le tariffe erano “gli altri”. La Cgil e la Filt provano a formulare le seguenti proposte costruttive in grado di ovviare ai deleteri aumenti tariffari decisi dal Governo Regionale:

  1. Si azzerino gli aumenti tariffari previsti nel settore dei trasporto pubblico (gomma e ferro) utilizzando le “scandalose prebende” distribuite dal Governo Regionale, senza prevedere nemmeno l’attivazione di un bando pubblico, attraverso l’emendamento Omnibus di fine anno ad oltre duemila beneficiari per un totale di 18 milioni di euro;
  2. Si intervenga urgentemente sul Governo nazionale e sul Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini affinché sia lo Stato ad adeguare urgentemente al tasso d’inflazione il previsto Fondo Nazionale dei trasporti che nel 2024 eroga circa 5 miliardi di euro e di queste risorse appena il 2,69%, corrispondenti a poco più di 138 milioni di euro, finiscono all’Abruzzo.
  3. Si estendano su base regionale i benefici del biglietto unico, ponendo fine ad una assurda discriminazione tra territori e cittadini abruzzesi che va avanti dal 2004 e che determina svantaggi per i cittadini delle aree interne che pagano le imposte al pari degli altri abruzzesi.

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