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Sei Comuni e cento chilometri di strade: interne, nascoste, sicure. Un denominatore comune che è quello dell’acqua e dei fiumi e, soprattutto, un progetto che mette insieme il territorio e lascia aperti i varchi per l’ampliamento dei tracciati. Tutti da fare in bici o a piedi per vivere e conoscere la Valle Peligna.

E’ questo il progetto delle Ciclovie dell’Acqua, presentato oggi nella sala consiliare del Comune di Sulmona, e promosso dal Gal Abruzzo Italico-Alto Sangro da un’idea dell’associazione Fiab Bicincontriamoci di Sulmona e la collaborazione tecnica dello Studio Tama e di GpsMaps.

Il progetto ha visto sei Comuni (per il momento) aderire con delibera di giunta, quelli cioè che insistono sulle sponde dei fiumi Vella, Gizio e Sagittario (Sulmona, Pacentro, Pettorano sul Gizio, Bugnara, Anversa degli Abruzzi e Prezza), filo conduttore dei diversi percorsi che, grazie al Gal e ad una segnaletica dedicata, potranno essere attraversati in tutta sicurezza e senza aggiungere cemento al paesaggio:  tutti i tracciati individuati si sviluppano su strade secondarie, in maggioranza già asfaltate o con sterrato in buone condizioni, e non prevedono alcun intervento impattante e oneroso di sbancamento e asfaltatura come per le piste ciclabili.

Tutti i percorsi a bassa percorrenza ed immersi nel verde, offrendo un circuito la cui lunghezza complessiva raggiunge circa 100 km da percorrere in sicurezza in bici o a piedi. L’innovazione dal punto di vista urbanistico sta nell’individuazione di un elemento, il tracciato ciclabile, che con un piccolo investimento è in grado di riorganizzare e riconnettere una gran parte del territorio della Valle Peligna, con possibilità di ulteriore ampliamento, e di essere promotore di sviluppo nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità ambientale e soprattutto economica del progetto.

Al centro del sistema di ciclovie è localizzata Sulmona con il suo anello della CiclOvidia da cui si sviluppano la Ciclovia del Vella verso Pacentro, la Ciclovia del Gizio verso Pettorano e la Ciclovia del Sagittario verso l’Oasi naturalistica delle sorgenti di Cavuto posta ai piedi di Anversa degli Abruzzi.

“Questo progetto, oltre che essere un ottimo intervento per lo sviluppo turistico dell’area, rappresenta anche una positiva esperienza di fattiva collaborazione fra Gal e soggetti pubblici e privati – dichiara Rino Talucci, presidente del Gal Aias -. Il progetto infatti è nato su sollecitazione di FIAB Bicincontriamoci, una associazione privata dunque, che ha trovato positivo accoglimento nel Gal, che è una società mista pubblico-privata, che poi hanno trovato nei comuni di Sulmona, Pacentro, Pettorano sul Gizio, Bugnara, Anversa degli Abruzzi e Prezza dei fondamentali partner per la positiva riuscita del progetto. E’ questa una strada che il Gal vuole continuare a perseguire: valorizzare una collaborazione territoriale che veda tutti i soggetti, pubblici e privati, operare per la valorizzazione del territorio”.

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