SULMONA – Non solo estate infernale con doppi e tripli turni per via della carenza di organico ma c’è un disagio in più dietro le sbarre del carcere di massima sicurezza di Sulmona: la sospetta epidemia da scabbia. Per l’area sanitaria del carcere, come spiegato in un nostro articolo, si tratta in realtà di possibile infezione da cimici da letto. Fatto sta che le organizzazioni sindacali lanciano l’allerta sulla situazione sempre più ingestibile nella struttura penitenziaria. Tutto sarebbe partito dal trasferimento di un detenuto, da altra struttura, con sospetta dermatite. Circostanza ben nota allo staff sanitario. Dopo le prime rassicurazioni sui primi quattro casi trattati, tra scabbia e presunti morsi di insetti, il quadro si è allargato: 5 detenuti alla prese con gli acari nel reparto verde e altri 10 nel reparto blu di cui quattro, peraltro, positivi al Covid. “Se fosse confermata questa stima che è ufficiosa è necessario attivare immediatamente tutti gli interventi”- scrivono le organizzazioni sindacali al Direttore del carcere, Stefano Liberatore, rimarcando il clima sempre più incandescente tra turni massacranti ed escalation di aggressioni, l’ultima l’altro giorno quando un detenuto ha tentato di strangolare un agente penitenziario