SULMONA – Lo ha chiesto ieri al sindaco di Sulmona Annamaria Casini nel vertice di Palazzo San Francesco ma lo chiederà anche al Direttore Generale della Asl Rinaldo Tordera, se ci sarà l’incontro concordato alcune settimane fa. Torna ad alzare la voce il Tribunale per i diritti del malato con il responsabile Edoardo Facchini e l’avvocato Catia Puglielli sulla classificazione dell’ospedale Santissima Annunziata. “Non ci possiamo accontentare di un ospedale di base ma il presidio va messo in deroga come è stato fatto per Lanciano e Vasto. E’ necessario rivedere la classificazione e ottenere un ospedale di primo livelloâ€- interviene Facchini. Il riconoscimento di nosocomio di base è stato già approvato dal Ministero della Sanità e dalla Regione Abruzzo ma il rischio- secondo il Tdm- è di avere reparti a rischio e servizi ridotti. L’esempio preso in esame è quello di ematologia che rischia la paralisi dal momento che una dottoressa è in malattia e un medico andrà a Pescara dopo essersi aggiudicato un concorso. Le rassicurazioni di Tordera, pronto a sostituire la dottoressa in caso di prolungamento di malattia, non convincono i vertici del Tdm. “Vogliamo sapere come intende fareâ€- riprende Facchini. Per la responsabile dell’area legale Catia Puglielli l’ospedale deve ottenere la classificazione di primo livello, soprattutto se si considera che la medicina del territorio è ancora tutta da organizzare. “Ci domandiamoâ€- conclude Puglielli- “se il territorio è pronto ad attuare tutto quello che il piano sanitario regionale gli impone, soprattutto dal punto di vista della malattia cronica e della riabilitazione, tenendo presente che tutto il servizio Adi e la medicina di base sono da potenziareâ€.
Andrea D’Aurelio