CASTEL DI SANGRO – Era finita sotto processo per aver esibito il green pass della sorella al fine di accedere nella struttura ricettiva. Ma il giudice l’ha assolta per tenuità del fatto. Protagonista della vicenda giudiziaria è C.O, una 40 enne che nel febbraio del 2022 si era recata in un hotel di Castel Di Sangro assieme alla sua famiglia. L’emergenza pandemica non era stata ancora chiusa formalmente tant’è che ai fini dell’accesso e della tracciabilità era necessario fornire la certificazione verde, argomento assai discusso all’epoca dei fatti tant’è che aveva lacerato il paese, nel senso letterale del termine. Alla fine, dopo aver scoperto che il green pass non era il suo, il personale dell’albergo si era rivolto ai Carabinieri che hanno effettuato specifici accertamenti al termine dei quali la donna era stata deferita in Procura. Una condotta che indubbiamente configura un reato ma il giudice ha riconosciuto la tenuità del fatto. Commesso si ma non grave da determinare una condanna dal momento che l’imputata si trovava in quel momento in uno stato di necessità.