POPOLI – E’ di un arresto, due denunce e tre multe il bilancio dell’operazione anti droga e anti Covid condotta dai Carabinieri della compagna di Popoli, in prima linea per il contenimento del contagio da Covid-19 ma anche per reprimere la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. La prima attività riguarda il controllo anti droga che ha interessato due uomini sorpresi con la cocaina in auto. Nel corso delle operazioni il nucleo operativo e radiomobile ha arrestato un giovane di 35 anni e denunciato a piede libero un uomo di 46 anni i quali, durante un posto di controllo lungo la strada statale 5 Tiburtina Valeria nel tratto che attraversa il comune di Popoli, sono stati fermati da una pattuglia. I carabinieri, insospettiti dal nervosismo palesato dai due occupanti della vettura, hanno effettuato una perquisizione personale rinvenendo addosso al 35enne un involucro in plastica contenente circa 11 grammi di cocaina. La perquisizione estesa ai rispettivi domicili ha permesso di recuperare nell’abitazione del 35enne, nascosti in una lavatrice, tre bilancini di precisione intrisi della medesima sostanza, utilizzati verosimilmente per frazionare dosi da vendere ad assuntori della zona. L’arresto è stato convalidato e il 35enne è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora con permanenza in casa dalle 18 alle 7. Entrambi poi sono stati sanzionati per il mancato rispetto della normativa Covid. Ma non è tutto. Nel corso dei controlli a tappeto nelle attività della zona, per il rispetto della normativa anti Covid, sono scattati altri provvedimenti. Un uomo di 43 anni, titolare di un ristorante di Popoli è stato denunciato dai carabinieri della locale Compagnia per droga. I militari dell’Arma hanno infatti rinvenuto in un locale adiacente un barattolo in plastica contenente circa 30 grammi di sostanza stupefacente, cocaina nello specifico. Oltre alla cocaina è stato ritrovato anche un bilancino di precisione e diverso materiale atto al confezionamento. Nella circostanza è stato sanzionato anche un uomo per la violazione della normativa relativa all’emergenza sanitaria in quanto presente nel ristorante senza motivo. Due attività distinte, legate solo da una coincidenza temporale, che dimostrano però il quotidiano impegno dell’Arma per reprimere certi fenomeni. (a.d’.a.)