SULMONA. Il cogesa deve risparmiare e manda a casa sei figure amministrative, che erano state reclutate con contratto a tempo determinato. A renderlo noto ai sindaci del controllo analogo della società partecipata, che si occupa della gestione del servizio rifiuti, è stato l’amministratore unico, Nicola Sposetti. La scelta di Sposetti è stata quella di non rinnovare i contratti in scadenza per consentire un risparmio di circa 100 mila euro alla società. Una scelta che comunque provoca le dovute reazioni e riflessioni, soprattutto in termini del mantenimento dei livelli occupazionali che erano stato annunciato al momento della presentazione del piano di risanamento aziendale. “E’ una decisione dell’amministratore unico che comunque ha consentito un risparmio importante”- afferma il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, precisando che si tratta di figure a tempo determinato e scelte con le agenzie di somministrazione. Di Piero intanto spinge il piede sull’acceleratore sull’ufficio del controllo analogo congiunto, anche in virtù di quanto aveva contestato ai comuni la corte dei conti. I sindaci intanto attendono la presentazione del bilancio di previsione, primo documento indicativo sullo stato della società dopo il via libera del tribunale che, lo scorso marzo, aveva approvato il piano di ristrutturazione del debito. Il piano, tra le altre cose, prevede il ritorno al patrimonio netto dal 2024, l’esito partecipato e positivo degli accordi di ristrutturazione con 151 creditori, ovvero l’88,2 per cento. Quanto al risanamento, che avverrà in cinque anni, si punta al recupero dei crediti d’imposta e alla ristrutturazione del debito per un totale di 5 milioni circa. Secondo gli esperti, nonostante la mancanza di flusso in cassa, uno degli effetti positivi è il totale della disponibilità bancaria che ammonta a 4 milioni circa per poter far fronte alle spese. Resta irrisolto il contenzioso con Asm che, non solo non ha versato quanto dovuto, ma continua a conferire in discarica.