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SULMONA. I comuni non pagano e il Cogesa batte cassa. La società che si occupa della gestione del servizio rifiuti in Centro Abruzzo sta procedendo, in questi giorni, con i decreti ingiuntivi, per recuperare gli oltre 8 milioni di euro di crediti. Una lunga lista quella dei comuni morosi che la partecipata peligna deve necessariamente sfoltire per attuare il piano di risanamento del debito, approvato dal Tribunale di Sulmona, per far rientrare il grave stato di crisi che interessa da tempo la società. Sono 66 i comuni finiti nella lista nera del Cogesa. Pochi quelli che hanno saldato il debito, come conferma l’amministratore unico, Nicola Sposetti, che per il prossimo martedì ha convocato un incontro con gli esperti per fare il punto della situazione. “Il piano di risanamento prevede che entro 24 mesi i Comuni paghino circa 7 milioni di euro di crediti – spiega Sposetti – ma nonostante i solleciti, le messe in mora e gli inviti, sono pochi i Comuni che hanno pagato. Procederemo con i decreti ingiuntivi, ma la situazione è molto delicata”. Il credito più alto è quello vantato nei confronti della società aquilana di Asm: circa due milioni di euro che devo rientrare in cassa. Gli esperti da tempo hanno chiesto di chiudere i cancelli della discarica. “Non è una questione così semplicistica. D’altronde la società ha ricominciato a pagare e si sta riallineando”- riprende Sposetti. Altro problema riguarda le vertenze dei dipendenti. Ne sono 53 e il rischio di compromette la situazione economica della società rimane alto. Per questo si sta cercando di gestire i singoli contenziosi per trovare un accordo, laddove possibile. Si complicano invece i rapporti tra Cogesa e il coordinatore generale, Stefano Margani, che ha vinto il bando da direttore generale con una società umbra. Nei giorni scorsi Margani aveva lanciato l’ultimatum ai vertici del Cogesa, chiedendo un periodo di aspettativa, negato da Sposetti perchè non si tratta di una richiesta legata a questioni personali. “Anche noi abbiamo fatto un bando per il direttore ma la procedura è ancora in corso. Gli avvisi e i bandi pubblici seguono la legge”- conclude Sposetti che martedì incontrerà gli esperti dello stato di crisi per decidere come programma gli investimenti e recuperare i crediti con i comuni soci morosi.

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