SULMONA – Fronte comune per un’azione politica e giudiziaria. Non si placa la guerra istituzionale che sta interessando la società partecipata del Cogesa. All’indomani della lezione-conferenza dell’amministratore unico, Franco Gerardini, i sindaci che hanno disertato l’assemblea non ci stanno a passare per “irresponsabili” e annunciano di adire le vie legali. Lo faranno formalmente con una nota che sarà diffusa verosimilmente nelle prossime ore. “Con stupore e con grande rammarico abbiamo dovuto prendere atto della volontà del dott. Gerardini di andare avanti con il mandato conferitogli, sebbene consapevolmente eletto da una minoranza di sindaci/soci presenti all’assemblea del 30 dicembre”- esordiscono i sindaci. “Non possiamo tuttavia non stigmatizzare il suo atteggiamento che, oltre a porre a serio rischio la società Cogesa in merito alla legittimità degli affidamenti diretti (in house), ha voluto definire i sottoscritti amministratori come degli irresponsabili. Siamo rimasti basiti ascoltando il suo intervento ed è inaccettabile, da chi in passato ha ricoperto ruoli importanti come nel suo caso, rivolgersi in questo modo alla maggioranza dei soci di Cogesa. Noi abbiamo sollevato legittimi dubbi sulla sua presunta nomina ad amministrato unico, dubbi suffragati da riferimenti normativi ben precisi a cui, ad oggi, nessuno, tantomeno lui, ha inteso rispondere”- tuonano gli amministratori nella nota spiegando che “tali rilievi sono financo suffragati dall’inconfutabile parere reso dall’avv. Roberto Colagrande. Ci saremmo aspettati da parte sua un gesto di responsabilità, piuttosto che di appartenenza politica, che gli avrebbe imposto le dimissioni o forse la rinuncia ad un incarico che si annunciava conferito contra legem e minoritario rispetto ad una compagine ampia e volenterosa di voler dare un mandato forte e legittimo alla nuova governace. Contrariamente a quanto inopinatamente affermato da Gerardini, noi di senso di responsabilità ne abbiamo avuto parecchio, allorquando abbiamo richiesto a più riprese il rinvio dell’assemblea del controllo analogo del 20 gennaio per addivenire ad una soluzione il più possibile condivisa che permettesse almeno di esprimere un modello di governance il più ampio possibile. Di fatto, le nostre richieste di sanare le illegittimità derivanti dal procedimento di nomina seguito, sono rimaste disattese ed anzi sono state avversate dal tentativo maldestro di recuperare una maggioranza fino all’ultimo minuto della seduta del 30. Fa specie l’ostinazione di qualche sindaco di tentare di andare avanti in questa paradossale situazione, perseverando in un’azione pericolosa che porterà Cogesa verso una strada pericolosissima e verso un futuro che potrebbe mettere a rischio le maestranze e la stessa sopravvivenza della società”- ribattino i sindaci che concludono: “nei prossimi giorni, ci muoveremo e faremo fronte comune, attraverso un’azione politica e giudiziaria, affinché tutto torni all’interno dei binari della legittimità nell’esclusivo interesse della più importante società pubblica del centro Abruzzo”.