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SULMONA – Atti, verbali, delibere e report. Il consigliere comunale, Maurizio Proietti, ha presentato istanza di accesso agli atti sulla vicenda Cogesa all’indomani della revoca dell’ordine del giorno che aveva depositato nell’ultima seduta del consiglio comunale sulle modalità e sui modelli di monitoraggio della qualità dell’aria in località Noce Mattei dove insiste la discarica della partecipata peligna che si occupa della gestione del servizio rifiuti. Proietti, nella sua istanza, ha chiesto l’acquisizione nonchè copia dei provvedimenti di atti, verbali e report adottati dal controllo analogo di Cogesa dal 2021 ad oggi, tutte le deliberazioni del Consiglio Comunale di Sulmona dal 2021 ad oggi circa l’indirizzo dell’ente sulla partecipata, tutte le delibere della Giunta Comunale di Palazzo San Francesco adottate nello stesso arco temporale e tutte le informazioni o comunicazioni trasmesse da Cogesa ai soci. Una richiesta a trecentosessanta gradi, alla luce anche delle recenti determinazioni della Corte dei Conti che ha rilevato criticità proprio in termini di esercizio del controllo della società tant’è che non può escludersi la trasmissione degli atti presso la Procura Generale. Intanto, nell’ultima seduta di controllo analogo, si è parlato anche delle stabilizzazioni che Cogesa ha proceduto a varare negli ultimi giorni. Più di una decina di posizioni (non nuove assunzioni) per tutelare i livelli occupazioni ma “senza il filtro del controllo” come rilevato dal sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero. “Il problema non è tanto nel merito poichè probabilmente non c’è un aumento di spesa ma è la modalità che discutiamo poichè si fanno alcune operazioni senza il via libera dell’organismo di controllo”- ha detto il primo cittadino. Dalla partecipata spiegano che le stabilizzazioni sono indicate nel fabbisogno di personale per le necessità strutturali dell’azienda. Il bilancio di esercizio dell’anno 2022, che sarà discusso in assemblea il 21 dicembre prossimo, ha ottenuto infine il parere favorevole del collegio sindacale mentre la società di revisione non ha fornito alcuna indicazione ma solo per consentire il piano di risanamento aziendale in corso di predisposizione, come precisano dal cda. Si tratta di una perdita d’esercizio di 1,8 milioni di euro.

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